Passive house

Casa passiva – passiv haus – passive house - Valtellina

Il concetto di Casa Passiva è fondato sulla valorizzazione di tutte le componenti energeticamente rilevanti: elementi costruttivi dell'involucro edilizio opaco, porte e finestre, ventilazione, riscaldamento, acqua calda, energia elettrica di uso domestico.
Passivhaus è uno standard edilizio che è energeticamente efficiente, confortevole, economico e sostenibile allo stesso tempo., è lo standard leader negli edifici in tutto il mondo, conduce ad un risparmio energetico per riscaldamento oltre il 75% rispetto alle norme edilizie previste per legge.
Le Passivhaus raggiungono questi obiettivi grazie ad un elevato risparmio energetico indotto dall'involucro, attraverso l'uso di particolari elementi costruttivi energeticamente efficienti, e grazie alle tecniche di ventilazione.
Una casa passiva si caratterizza, soprattutto per le seguenti caratteristiche:
Ha un elevato valore di isolamento termico di tutte le sue superfici esterne
I componenti opachi come tetto pareti esterne e solai hanno valori U fino a 15 W(m2K).
Le finestre hanno valori U fino a 0,8 W(m2K).
L'isolamento e le finestre sono installati senza ponti termici che interrompono l'involucro termico.
L'involucro termico è associato da un involucro di tenuta ermetica. Questa tenuta dell'involucro deve essere verificata con un test di pressurizzazione, la tenuta all'aria così verificata attraverso il valore n50, non può superare il 0,6/h (è il criterio di valutazione)
Il vetro ha un alto coefficiente "g" (fattore solare)che vale 50-55% di norma .
La radiazione solare contribuisce alla riduzione della domanda di riscaldamento
Tutte le stanze all'intero dell'involucro termico sono ventilate, nel periodo di riscaldamento, con un sistema di ventilazione con recupero di calore. Un ventilatore a basso consumo energetico, toglie l'aria umida e esausta dalla cucina, bagno, e la spinge all'esterno, una seconda ventola e la immette fresca dall'esterno verso il soggiorno e le camere da letto. I due flussi dell'aria si affiancano uno accanto all'altro in uno scambiatore di calore in modo che il calore dell'aria esausta preriscalda l'aria esterna "passivamente" il tasso di recupero di calore deve essere almeno del 75%, in modo che l'efficienza e il confort interno possono essere garantiti.
Il consumo totale di energia per la ventilazione non deve superare 0,54 Wh/m3.
Gli apparecchi elettrici sono progettati ad alta efficienza energetica.
Le Vetrazioni poste a sue, est ed ovest devono essere opportunamente schermate mediante elementi posti all'esterno, in modo che il carico solare possa essere ridotto al minimo.
La domanda di energia di riscaldamento e di raffrescamento utile sono limitati a 15 kWh/(m2a)
Mentre il fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento, ventilazione, acqua calda e di energia elettrica domestica è limitata a 120 kWh/ (m2a) (criteri di valutazione).
I valori energetici specifici sono calcolati in base al PHPP e si applicano alle zone riscaldate abitabili dell'involucro termico.
Il carico termico dell'edificio calcolato in base al PHPP è di circa 10 W/m2 (criterio funzionale), questo potenza, di norma, può ancora essere distribuita grazie al tasso di ricambio d'aria igienicamente necessario alla casa.
La frequenza di surriscaldamento indica la percentuale di ore l'anno in cui la temperatura media supera i 25°C non dovrebbe essere superiore al 10%.
Al di la di una a serie di percezioni soggettive come il "benessere termico" il confort può essere definito da una serie di parametri misurabili e definibili nello spazio abitativo di una persona. Il confort termico ideale si ha quando il calore emesso dal corpo è uguale a quello che viene prodotto i criteri di confort sono riportati nella norma DIN EN ISO 7730
La differenza di temperatura radiante in diverse direzioni rimane bassa minore di 4,2K: la cosidetta "asimmetria di temperatura radiante". La stratificazione di temperatura dell'aria nell'ambiente è inferiore a 2K tra la testa e le caviglie di una persona seduta, la caduta di temperatura tar una stanza e l'altra deve essere < di 0,8° C
Il concetto di casa passiva è nato nel maggio del 1988 dalla collaborazione tra Bo Adamson dell'università svedese di Lund e il tedesco Prof. Dr. Wolfgang Feist
Wolfgang Feist, il loro concetto fu sviluppato attraverso una serie di progetti di ricerca

Riepilogo:

  • carico termico invernale ≤ 10 W/m²
  • fabbisogno energetico utile richiesto per il raffrescamento ≤ 15 kWh/(m²a)
  • carico termico estivo ≤ 10 W/m²
  • tenuta all'aria n50 ≤ 0,6/h
  • fabbisogno energetico primario di energia ≤ 120 kWh/(m²a)

PROGETTISTA PASSIVHAUS CERTIFICATO

PASSIVE HOUSE DESIGNER

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