Ristrutturazione per una nuova attività

Ristrutturazione di un negozio degli anni ’80, per fare spazio a una nuova attività.

Ristrutturazione per una nuova attività

Il progetto è la ristrutturazione di un negozio degli anni ’80,  per fare spazio a una nuova attività.

Nei nuovi spazi l’operatore si trova a svolgere la propria attività per diverse ore al giorno e per questo era necessario creare un’ambiente di lavoro confortevole dal punto di vista della qualità abitativa, nello specifico della tempetarura, umidità e qualità dell’aria; senza tralasciare il lato estetico, creando un ambiente piacevole dal punto di vista visivo e dinamico negli spazi sintetizzato in un design contemporaneo e giovane.  

Dal punto di vista del confort interno

L’involucro è altamente performante, è stata posata la coibentazione su tutte le superfici, pavimento, soffitto e pareti.

A  terra è stato posato un pannello in poliuretano sp. Cm. 12, lo stesso a soffitto,  abbinata una barriera al vapore  in quanto al di sopra è presente un terrazzo; inoltre all’intradosso è stato realizzato  un controsoffitto impiantistico.

Le pareti sono state realizzate mediante startificazione costituita da un cappotto interno in poliuretano dello spessore di  cm. 8, abbinata a una controparete da 75 mm. riempita con un materassino termoacustico fibroso sintetico realizzato con fibre di poliestere termolegate di nuova generazione, (fibre di PET derivanti dal riciclo delle bottiglie di plastica) unite  a due lastre di cartongesso.

E’ stato installato un impianto di ventilazione meccanica con recuperatore di calore ad alta efficienza.

E’ inoltre stato installato un impianto a pompa di calore con due split interni per la gestione della climatizzazione, sia invernale che estiva. È stata mantenuta la vetrina esistente, costituita da telai in alluminio a taglio termico con doppio vetro.

Design

Tutti i mobili, gli appendiabiti e i lampadari sono stati disegnati e realizzati artigianalmente. Per il pavimento, si è reso necessario ricorrere a un materiale con uno spessore minimo, in quanto la posa del coibente aveva ridotto al minimo gli spessori utili; per questo è stato posato un pavimento formato da   lastre di ferro grezzo con uno spessore di soli 3 mm., di dimensione di mm 3000 x 1000 mm., in questo modo si è ottenuto il peso e la dimensione ideale che garantisce la stabilità del pavimento,  semplicemente appoggiandosi sul coibenete. All’ingresso è stata realizzata una rampa, sempre in ferro grezzo per raccordare i due livelli abbinata ad un parapetto semplice e lineare sempre dello stesso tipo.

Vista la necessità dell’attività di avere una grande capienza dove sistemare gli abiti appesi, specialmente in alcuni periodi dell’anno, si è pensato a due tipi di appendiabiti. Per il blocco a destra rispetto all’entrata posto su due livelli, uno a soffitto e uno a mezza altezza, collegati tra loro con un elemento in ferro grezzo che contiene un tubolare 20x40 mm. a cui al di sopra è stato posto un tondo per pemettere lo scorrimento delle grucce appendiabiti, poste su 5 file. Il blocco a sinistra rispetto all’entrata è stato realizzato su un solo livello a soffitto per ospitare abiti lunghi; costituito da 4 file e due serie a mezza altezza posizionati su ruote a ridosso degli scaffali neri che ospitano i capi ripiegati. Tutti  gli appendiabiti sono stai fissati al soffitto mediante piastre poi sigillate con nastri per garantire la tenuta all’aria e barriera al vapore. Per migliorare la dispersione termica degli elementi in metallo fissati al soffitto in cemento armato, sono stati maggiorati i coibenti incapsulandoli con dei blocchi di poliuretano di sp. cm. 8 (contenuti nello spessore del controsoffitto).

Il bancone in totale contrasto con il pavimento in ferro grezzo nero è stato realizzato con un rivestimento in Calacatta Gold: Il bancone è progettato su misura in maniera da creare un contenimento del piano accessorio, celato alla vista del cliente, che contiene la cassa e altri accessori e al si sotto ospita dei cestoni per la ricezione dei capi da lavorare; sul fianco in prosecuzione, sempre in contrasto, un banco di appoggio di colore nero.

Il controfitto impiantistico distribuisce l’illuminazione rispetto agli appanedini con una geometria varia sia dal punto di vista dell’illuminazione che al gioco di posizone.

La parete del retrobancone è stata trattata con una finitura naturale incorniciata negli elementi strutturali verticali esistenti, esaltata da una luce a led verticale.

Una finestra interna posta dietro agli appendini mette in trasparenza la parte più tecnica della lavorazione e lavaggio posta sul retro.